lunedì 1 agosto 2011

Il pianto dei bambini

Ma cos'è il pianto se non un mezzo di comunicazione?
L'unico mezzo che i bambini molto piccoli possiedono per comunicare con noi, per esprimere i loro bisogni, i loro disagi, purtroppo ancora oggi molti sono convinti che sia giusto lasciar piangere i bambini, alcune mamme mi hanno raccontato che intervengono solo dopo un quarto d'ora di pianto pensando che debba passare tutto quel tempo per essere una cosa seria, altre li lasciano piangere ed escono a fare una passeggiata, in casa rimane il marito che alza il volume della radio per non sentire il rumore fastidioso.
Il pianto dei bimbi è stressante, è irritante e spinge i genitori ad attivarsi, a trovare una soluzione, un piccolo infatti non ha ancora delle risorse proprie di autocontenimento e ha bisogno che i suoi genitori lo aiutino a riportarsi in una situazione di equilibrio attraverso il nutrimento, il contenimento affettivo (un abbraccio, una coccola), attraverso la sua presenza, il suo sorriso, le sue parole, solo così sviluppera una buona autoregolazione interna, solo così potrà diventare una persona indipendente.
Pensate che ci sono ancora pediatri che consigliano di lasciare piangere i bimbi per un'ora, perchè dicono, che ciò li aiuta a farsi i polmoni, questa idea è vecchia e non ha nessuna base scientifica.
Però quanto sono lunghi a morire vecchi pregiudizi e modelli educativi, pensate che due generazioni fa era considerata una forma di debolezza coccolare i propri figli, i bambini venivano lasciati piangere e abbandonati a sè stessi per molte ore al giorno e guardati e nutriti ad orari fissi.
Gli effetti negativi di questo tipo di educazione anafettiva sono evidenti, sopratutto rispetto all'incapacità di molti adulti nell' esprimere e valorizzare le proprie emozioni.
Certo è difficile accudire un bimbo, dargli attenzione e sollievo ogni volta che è agitato, alle volte è snervante, però forse tutto ci risulterebbe più semplice se sapessimo che è nella primissima infanzia che si pongono le basi per la salute fisica e psicologica futura, che tanti disagi (depressione, ansia, malattie psicosomatiche) prendono origine da stati di abbandono o di incuria della primissima infanzia.
Pensate che più i bambini sono coccolati, aiutati, sostenuti, più insomma si risponde affettuosamente alle loro esigenze più attiveranno i recettori del cortisolo che li aiuteranno a gestire lo stress in futuro.
Quindi coccolate i vostri figli, teneteli n braccio, allattatateli a richiesta, portateli nelle fasce, fateli dormire nel lettone, di sicuro non li vizierete, anzi rispondete ai loro bisogni di contatto e di vicinanza fisica e porrete così le basi perchè diventino adulti equilibrati ed emotivamente in grado di gestire al meglio le situazioni difficili della vita.

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